lunedì 23 ottobre 2023

Capitolo 71: Il presepe, Modena, 8 dicembre 1968

Oggi è il giorno dell’Immacolata e io e il nonno dobbiamo preparare il presepe.
Lo faremo come tutti gli altri anni sul pianoforte a coda, in ingresso. A me è venuta un’idea colossale, non ci ho dormito tutta la notte, quest’anno invece di farlo tutto sullo stesso livello, voglio fare le montagne, e con le montagne ci voglio anche l’acqua, l’acqua vera, corrente.
Ci ho pensato per ore invece di dormire, ho un piano preciso: alla fine della coda del pianoforte metto dei libri impilati, poi copro con la carta "montagne"; faccio un buchetto in uno dei punti più alti; inserisco da dietro un tubino sottilissimo nascosto che raggiunge il lago a metà pianoforte, che altro non è che una vaschetta bassa dove in un punto inserisco il tubicino; dalla fonte faccio partire un altro tubo di gomma più grosso tagliato a metà, per fare il letto del torrente, questo visibile sopra la carta. 
Preparato tutto comincio a versare nella vaschetta/lago l'acqua che riempie la vaschetta e comincia a spingersi dentro al tubicino infilato nella base della stessa; la pressione fa scorrere la poca acqua lungo il tubicino e la spinge verso la fonte, cioè in alto; alla fonte l’acqua spinta comincia a uscire dal tubicino e a riversarsi nel mezzo tubo/torrente; devo continuare a versare acqua finché la quantità non è tale da far scorrere il liquido di continuo... Quello che viene da sopra riempie il lago la cui pressione verso il basso lo spinge nel tubicino e riporta l’acqua alla fonte, che esce continua e il ciclo ricomincia.
Tutto felice corro dal nonno che è a letto e gli racconto la mia idea. Lui, ancora un po’ addormentato, mi accarezza la testa, mi bacia sulla fronte e mi sorride.
Io non capisco, lo guardo con occhi interrogativi, e lui mi dice:
"E bravo il mio inventore, se riesci a realizzare la tua idea e a farla funzionare penso ti daranno il Premio Nobel per la Fisica…”
Anche quest’anno faremo il solito presepe tutto su un piano, tutto sul piano e con la stagnola al posto dell’acqua…


 

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