lunedì 3 aprile 2023

Capitolo 43: Le formiche, Quercianella (LI), luglio 1965

 Io odio le formiche. In fila indiana vanno dappertutto. Ieri è piovuto e oggi ci sono le formiche, anche dentro casa, anche sul mio letto. Qui a Quercianella, quando fa buriana, sottoterra le formiche si agitano e il giorno dopo vanno in esplorazione a far man bassa di provviste. La mia mamma le butta fuori come può, le spazza via come una forsennata, maledice l'appartamento a piano terra. Poi ricordo, l'ho visto un film di guerra, corro in bagno a  prendere l'alcol e in cucina la scatola degli svedesi. Seguo le formiche a ritroso, scopro da dove escono, dov'è la loro tana, così ci verso dentro mezzo contenitore, continuo a versarne seguendo la loro scia e bagno anche quelle tanto, non affogano, per alcuni metri, fino a quando l'alcol è finito. Prendo un fiammifero, l'accendo, poggio la fiammella sulla scia alcolica e con l'occhio seguo il fuoco che corre via. Dopo una manciata di secondi si sente un botto, PUM, una fiammata esce dal terreno. E strage sia!



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