giovedì 2 febbraio 2023

Georges Simenon


(Liegi, 13 febbraio 1903 – Losanna, 4 settembre 1989)

Caro Maigret,

probabilmente lei si stupirà di ricevere una lettera da me, visto che sono ormai passati circa sette anni da quando ci siamo lasciati. Quest'anno ricorre il cinquantesimo anniversario del giorno in cui, ci siamo conosciuti. Lei aveva circa quarantacinque anni. Io, ne avevo venticinque. Ma lei ha avuto la fortuna, in seguito, di trascorrere un certo numero d'anni senza invecchiare.
Soltanto alla fine delle nostre avventure e dei nostri incontri, lei ha raggiunto l'età di cinquantatrè anni, poiché il limite d'età, a quell'epoca, era, per i poliziotti, anche per un commissario capo come lei, di cinquantacinque anni.
Quanti anni ha dunque oggi? Non lo so, dato questo privilegio di cui ha approfittato per tanto tempo. Io, invece, sono invecchiato molto più rapidamente di lei, come i comuni mortali, e ormai ho superato largamente i settantasei anni. Non so se abita sempre nella sua casetta di campagna di Meung-sur Loire e se pesca ancora con la lenza; se, col capo coperto da un cappellone di paglia, si occupa sempre del suo giardino; se la signora Maigret le cucina sempre quei mangiarini che lei ama e se le capita come capitava a me alla sua età, di andare a giocare a carte nel bistrot del paese.
Eccoci entrambi in pensione, ad assaporare - almeno lo spero anche per lei - ogni piccola gioia della vita, ad aspirare l'aria fin dal mattino, ad osservare con curiosità la natura e gli esseri che ci circondano.
Mi premeva di augurarvi un buon anniversario, a lei e alla signora Maigret.
Le dica che, grazie ad un certo signor Courtine, potrebbe meritare il titolo di re dei gastronomi, le sue ricette hanno fatto il giro del mondo e che, per esempio, sia in Giappone, sia nell'America del Sud, i buongustai non trascurano di mettere qualche goccia di prugnola d'Alsazia nel loro galletto al vino.
Georges SimenonQuanto ai suoi successori al Quai des Orfèvres, molti sono quelli che hanno adottato la sua andatura e le sue manie, e alcuni di essi, andati a loro volta in pensione, hanno scritto le loro memorie, facendo seguire il proprio nome dalla menzione 'alias commissario Maigret'.
Lei l'ha meritata in pieno. Vi abbraccio entrambi commosso, lei e la signora Maigret, che probabilmente non sospetta che molte donne l'invidiano, che molti uomini vorrebbero avere sposato una donna come lei e che, tra l'altro, un'affascinante giapponese la impersona alla televisione, mentre un giapponese crede di essere il commissario Maigret.

Affettuosamente, Georges Simenon



Era l'ottobre 1979. Con questa lettera pubblicata su Le nouveau illustré, Georges Simenon festeggiava il cinquantesimo compleanno del suo personaggio, nato appunto nel 1929.
Poche date contano nella storia della narrativa poliziesca tradizionale o no come il 1929. Quell'anno, infatti, mentre con Il falcone maltese l'americano Sam Spade di Dashiell Hammett diventò un vero e proprio eroe di romanzo, iniziò la sua carriera, con Pietr le Letton, un altro grande investigatore di carta: il francese commissario Maigret - concepito durante una crociera sul cutter Ostrogoth - di Georges Simenon.


  • 1887 Jules-Josephe Anthelme Maigret nasce a Saint - Fiacre, un piccolo paese della Francia centrale. Il padre è amministratore della proprietà e del castello di Saint - Fiacre.
  • 1895 La madre, in attesa di un secondo figlio, muore di parto. Il padre morirà nel 1906.
  • 1899 Va a studiare al Liceo di Moulins, e poi a quello di Nantes.
  • 1905 Si iscrive alla Facoltà di Medicina, ma interrompe gli studi due anni dopo e si trasferisce a Parigi, dove alloggia in un piccolo appartamento sulla rive gauche. Diventa amico di un suo vicino, l'Ispettore di Polizia Jacquemain, in cui ritrova una sorta di figura paterna; decide quindi di arruolarsi nella Polizia.
  • 1909 Diventa agente ciclista ed è addetto al trasporto di pratiche e documenti nei vari uffici della Polizia di Parigi, imparando così a conoscere molto bene la città: un'esperienza utile, ma ancora limitata, e Jacquemain lo aiuta a trovare un incarico migliore, così Maigret diventa assistente del Commissario del distretto Saint- Georges.
  • 1911 A casa di un vecchio amico conosce Louise (Henriette) Léonard, alsaziana, e si sposano l'anno dopo: avranno una figlia, morta durante il parto, e in seguito a ciò Henriette non potrà più avere bambini.
  • 1912 I coniugi Maigret vanno ad abitare al 132 di Boulevard Richard-Lenoir, dove rimarranno fino a quando il commissario non andrà in pensione.
  • 1913 Maigret compie la sua prima vera indagine, il caso Gendreau - Balthazar narrato in La prima inchiesta di Maigret: il giovane poliziotto conduce a buon fine l'incarico, addirittura smascherando un insospettabile, ma i delicati risvolti politici della vicenda faranno sì che il caso venga insabbiato. Maigret è molto amareggiato (e infatti nutrirà sempre una decisa avversione verso gli intrighi politici ed i meccanismi di potere), ma il suo brillante lavoro viene comunque premiato ed egli viene promosso Ispettore. Passa quindi dal Commissariato di zona al celebre Quai des Orfèvres (dal nome del lungosenna dove, al n. 36, vi era la sede centrale; oggi il leggendario Trente-six esiste solo come numero, perché la polizia ha traslocato, com'era già accaduto per Scotland Yard), diretto da un vecchio amico paterno, Xavier Guichard, che diventerà una sorta di mentore di Jules. Per alcuni anni fa servizio in strada, poi alle Halles, alla Gare du Nord, approdando poi alla Buoncostume.
  • 1917 È chiamato a far parte della Brigata Speciale, comandata dal Commissario Guillame. Non si hanno notizie esatte sugli anni cruciali dello sviluppo della sua carriera, comunque Maigret diviene Commissario della Brigata Criminale, arrivando poi ad esserne il capo. Naturalmente (come ricordava lo stesso Simenon nella lettera inviata a Maigret) la vita di un personaggio non ha delle cadenze reali, quindi a questo punto la vita di Maigret segue un binario tutto suo.
  • Nel 1933, infatti, Maigret è in pensione e si troverà ad aiutare il nipote, anche lui poliziotto (Maigret avrebbe dovuto essere l'ultimo libro), ma poi lo ritroviamo ancora in servizio, fino al 1972, quando esce la sua ultima avventura: Maigret e il signor Charles, dove a Maigret viene offerto l'incarico di Direttore della Polizia Giudiziaria.


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