lunedì 12 settembre 2022

Capitolo 19: Le rondini, Modena, 2 maggio 1963

Qui a Modena dove ora vivo, a casa dei nonni, si sta bene. Ho una stanza enorme, con molte finestre, purtroppo sono talmente alte rispetto a me che non vedo fuori. Vedo però la cima della torre, che chiamano Ghirlandina, la vedo tanto vicina che a volte fingo di prenderla con le mani.

Mi piacerebbe però vedere com'è la città sotto di noi, sono stanco di vedere solo verso il cielo, quando la mamma apre la finestra sento rumori che non riconosco, versi strani, forse uccelli...
Il nonno mi ha detto che sono le rondini.
Ma a Medolla non facevano tutto questo baccano! Qui hanno i nidi sopra le nostre finestre, e anche nei fori della torre. Inseguono moscerini tutto il giorno, sono il cibo loro e dei loro piccoli. Girano in tondo nella piazzetta, velocissime, sfiorando i muri.
Guardo il nonno con occhi curiosi e lui capisce al volo, mi solleva da terra, mi appoggia al davanzale, finalmente vedo la Ghirlandina tutta intera, la piazzetta con il monumento a Tassoni, e gli guardo la pelata. E tra me e lui ci sono le rondini.
Una specie di sottile cerchio nero in movimento e che fa un baccano infernale, se allungo una mano, posso accarezzarle...



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