Osservo verdi foglie schiuse
al gelido abbraccio del mondo,
il quale offusca i loro sensi,
sordi, impalpabili, spenti;
congelati nell’attesa che il ramo si spezzi,
e la terra divori le tracce della sua esistenza.
Chi ha detto che la vita è una morte lenta?
Gli effimeri capitoli del suo libro
si sgretolano sul palcoscenico del mondo
ma nulla è lasciato al caso.
Forze più grandi muovono i pedoni
sulla grande scacchiera dell’universo.
Il tempo a noi concesso è l’unico nettare
da cui attingere un alito di vita.
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