lunedì 19 giugno 2023

Felix Mendelssohn-Bartholdy + Symphony No.2 "Lobgesang" op. 52 (1840)


Amburgo 3·Il-1809 - Lipsia 4-XI-1847

Di famiglia agiata e assai in vista nel mondo culturale germanico, Mendelssohn incominciò ad apprendere il pianoforte da fanciullo con la madre, per continuare successivamente gli studi a Berlino. A nove anni teneva il primo concerto pubblico, a tredici componeva i primi pezzi di musica; nel 1821, tramite Zelter suo maestro, veniva presentato al vecchio Goethe, che lo prendeva a ben volere, e nel 1825 si recava a Parigi, dove riceveva qualche lezione dal celebre Cherubini e entrava in contatto con Rossini, Meyerbeer e gli altri principali musicisti dell'epoca attivi nella capitale francese. Dal 1826 al '29 frequenta infine l'Università di Berlino, e nel 1829 inizia la carriera musicale professionistica con la riesumazione della Passione secondo San Matteo di Bach, che segna l'inizio della rivalutazione di questo musicista, fin'allora pressoché sconosciuto. Nello stesso anno fa un viaggio in Gran Bretagna, Austria, Italia e Svizzera, e nel 1832 è di nuovo a Londra, ritornando in patria l'anno seguente come "Musikdirektor" a Dusseldorf.
Nel 1835 accetta di dirigere il Gewandhaus di Lipsia, e qui si stabilisce fondando otto anni dopo il Conservatorio, del quale farà un centro di studi a cui accorrono giovani di tutti i paesi. Continua però i viaggi in Inghilterra, dove è acclamato direttore di concerti e dove lo coglie nel 1 847 la notizia del decesso della diletta sorella: colpo fatale per il giovane musicista, che lo conduce a una morte tanto repentina quanto inaspettata.
La sua scomparsa fu un vero lutto nazionale non solo per la Germania e l'Inghilterra, dove Mendelssohn era molto popolare, ma per tutto il mondo della musica, che perdeva in lui un compositore fecondo e nobilissimo, un concertista eccezionale, un direttore d'orchestra capace ed entusiasta.
Uomo di grande cultura, non soltanto musicale ma filosofica, storica e linguistica (parlava correntemente quattro lingue), Mendelssohn fu personalità veramente cosmopolita, moderna, attiva anche nel campo organizzativo come pochi altri musicisti. 
Cresciuto nel culto della bellezza, se ne fece un ideale anche nella musica: nella sua enorme produzione si riscontrano infatti proprio quelle doti di equilibrio formale, di estrema eleganza melodica e strumentale, di controllo fuso con un altissimo vigore fantastico, che contribuiscono a fare di lui un ti classico" nell'ambito del romanticismo tedesco.


Symphony No.2 "Lobgesang" op. 52 (1840)
Reca il sottotitolo " Canto di lode " e fu giustamente denominata "cantata sinfonica," è oggi pressoché scomparsa dal repertorio concertistico. Eppure a suo tempo questo lavoro, che impiega soli e coro accanto a un ampio organico orchestrale, fu popolare in tutta la Germania e in Inghilterra come poche altre opere di questo musicista. Mentre la parte esclusivamente sinfonica comprende tre tempi della Sinfonia, quella vocale include un grande inno dai plastici accenti corali, una drammatica aria del tenore e un esultante fugato corale conclusivo.
 

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