Il trillo della campanella si perde nei meandri dei corridoi, sommerso da un corale urlo di gioia. Echeggiano nell'edificio veloci calpestii, piccoli grembiulini bianchi e neri, fiocchi scarmigliati rosa e azzurri, si riversano nel cortile per la ricreazione.
In mano la merenda, in tasca le figurine.
A frotte ci raggruppiamo, chi sta contro i muri poggia la figurina sulla parete e la lascia cadere, chi sta al centro la tiene fra due dita e la lancia lontana sopra a quelle già sparse per terra.
La conclusione è sempre la stessa, le figurine che la tua copre sono vinte.
Di nuovo la campanella, la fine dei giochi, tutti in classe, chi allegro con un malloppo di figurine e chi triste con le tasche vuote.
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