lunedì 25 settembre 2023

Capitolo 67: Il grillo, Parma, maggio 1968

Oggi siamo a Parma, città natale della mamma, oggi si va al Parco Ducale col cuginetto Enrico, il figlio di Giorgio, fratello della mamma.
Noi fibrilliamo, perchè qui al parco c'è un gioco che a Modena non c'è: il grillo.
E' una specie di triciclo, ma si sta seduti a una spanna da terra tra le due ruote posteriori, davanti c'è una ruota sola collegata al volante, per muoversi bisogna spingere con entrambe le gambe, drizzandole di colpo, contemporaneamente i due pedali a forma di staffa; in questo modo il veicolo prende velocità e si muove, più forte spingi e più velocemente lo fai e più alta sarà la velocità.

In questo modo sfrecciamo nel parco tra gli alti alberi secolari, lungo i vialetti, attorno alla fontana rotonda, sulle collinette... è  una strana gara ad inseguimento, bisogna sorpassare chi sta davanti e per farlo bisogna essere il più veloce. Il rischio è quello di ribaltarsi, soprattutto in curva e sulle salite e nelle discese.
A noi non interessa, chi si ribalta non perde, rimonta sul grillo e riparte all'inseguimento.
Non ci sono mai né vincitori né vinti, il gioco è quello di correre alla forsennata e di sudare come dei matti.

Giornata finita, sudatissimi, è sera, siamo tornati a casa e si va a letto presto, siamo stanchi morti.


 

Nessun commento:

Posta un commento