martedì 29 novembre 2022

Agenzia delle Entrate



"Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente ...

... Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate".

entrare là è come morire.
se ti convocano sei
quasi fregato.
oltrepasso la porta 
e il mondo cambia,
c'è un brusio strano,
ogni tanto una voce metallica
recita un numero.
persone in preda 
ad evidente stato di agitazione
si aggirano per la sala,
ora stanno sedute,
ora vagano con gli occhi 
persi nel vuoto.

tutto è misterioso,
anche se so benissimo
dove sono.
per i piani alti
devo consegnare un documento.
mi sento a disagio.
l'ascensore panoramico
è l'ultimo contatto

con il mondo vivente,
una volta dentro
si viene spogliati
della propria vita privata,
e incomincia un incubo
che pare interminabile.

si apre la porta 
e mi aspetto si vedere
un cerbero pronto a divorarmi.
occhi di un blu profondissimo,
criniera folta e lunga e riccia,
fisico atletico dalle forme sinuose,
sorriso incantevole,
un viso angelico ...
... l'angelo della morte.
non mi aggredisce,
non latra, ma la sua suadente voce
mi incanta.
mi fissa negli occhi quando parla,
mi sciolgo come neve al sole.

e comincia così la 
mia discesa negli inferi,
lotto con tutte le mie forze
per difendere la mia vita,
ma alla fine dovrò cedere
ad una legge superiore.
oramai sono stremato.
ho ancora un'ultima speranza,
prima di alzare bandiera bianca
e prostrarmi davanti al boia 
che sta già affilando la mannaia.
con uno scatto d'orgoglio
acconsento ai suoi desideri,
pronto a cogliere l'attimo
in cui si distrarrà,
per colpirlo mortalmente
e fuggire ...

... nudo ...

... ma ancora vivo.


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