domenica 30 giugno 2024

Roberto Roganti: Morte al PalaMolza


PROLOGO

La stanza quadrata profuma di bagnoschiuma e shampoo, i vapori hanno pennellato tutte le pareti e lo specchio sopra al lavabo non può espletare al suo compito. In sottofondo, lontano, un brusio festoso rompe appena il silenzio tombale. Qualcuno lentamente si muove, a piedi nudi sulle umide e fredde mattonelle del pavimento. Si ferma, distante. Dallo scricchiolio del legno deve essersi seduto su una panca. Di colpo uno strano rumore, come se qualcuno aspirasse con potenza con il naso... Ancora silenzio, interminabili minuti, poi gli stessi piedi, strascicando, si muovono verso il lavabo; qualcosa di vitreo vi si infrange dentro andando in mille pezzi. Respiro taurino, poi una mano sfiora la superficie dello specchio liberando dal vapore acqueo una striscia orizzontale e, finalmente, due occhi allampanati che si vedono ma non si guardano, si affrontano. Pupille dilatate non per la penombra, sguardo perfido e cattivo, con lentezza mortale si avvicinano alla superficie riflettente e di colpo, con tono sommesso, una voce gutturale si esprime: 
«Ti porterò all’inferno con me!»
 

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