Per qualche minuto, dopo avere ascoltato la notizia, Hedrock si era scordatodel raggio spia, anche se rimaneva tuttora acceso davanti ai suoi occhi. Loschermo mostrava ancora la sala delle conferenze dell'imperatrice, nitidacome sempre. Alcuni uomini continuavano a chinarsi profondamente davantialla giovane donna dal viso gelido che sedeva sul trono, ba-ciandole la mano.Il suono della loro voce giungeva distinto, come sempre. Tutto era comedoveva essere.Per Hedrock, tuttavia, ogni interesse per quella sala del palazzo e per quellascena di corte era svanito. Le glaciali parole della giovane donnacontinuavano a girare nella sua mente, sebbene fossero ormai passati alcuniminuti da quando le aveva pronunciate.«Data la nuova situazione» aveva detto la donna «non possiamo permettercidi correre rischi per un eventuale attacco dei negozi d'armi. Quel che èsuccesso è troppo importante. Pertanto, generale Grall, lei, come misurapuramente precauzionale, arresterà il capitano Hedrock un'ora dopo lacolazione e lo farà impiccare. Il momento è importante, poiché sarà ospite,come sempre, alla mia tavola durante la colazione e anche perché desideropresenziare all'esecuzione.»«Benissimo, Vostra Maestà.»Hedrock prese a passeggiare avanti e indietro, davanti alla sua macchinatelevisiva. Infine diede ancora un'occhiata allo schermo, che nel suo attualestato materializzato occupava un intero angolo dell'appartamento. Adesso,osservandolo con attenzione e con preoccupazione, vide che la giovane donnanon aveva lasciato la sala delle conferenze: era rimasta sola e sedeva con undebole sorriso sull'ovale del volto. Il sorriso si dileguò quando toccò unostrumento, inserito nel trono stesso e cominciò a dettare con voce chiara esquillante.Per un istante, Hedrock ascoltò le questioni di palazzo -semplici routine - che lei stava esaminando; poi distolse l'attenzione. Nellasua mente si era fatto strada un proposito, una decisione sempre più risolutadi non accettare quel che gli era stato rivelato dalle parole dell'imperatrice: ilfallimento della sua missione. Con molta attenzione, cambiò le regolazionidella sua macchina. La scena che mostrava la giovane imperatrice scomparvedallo schermo. La piastra visiva si illuminò di un chiarore privo di forme, poicomparve il viso di un uomo e la ripresa s'immobilizzò su quello.Hedrock disse: «Desidero convocare l'Alto Consiglio dei Fabbricantid'Armi.»«Occorrerà un minuto» rispose l'uomo apparso sullo schermo, parlando convoce grave «per chiamare i vari consiglieri ai loro telestati privati.»Hedrock annuì, rigido. Cominciava a farsi prendere dal nervosismo. Il timbrodella sua voce era rimasto abbastanza fermo, ma aveva l'impressione che sisarebbe incrinato fino a diventare un tremito. Rimase immobile, cercandovolutamente di rilassare la tensione. Quando tornò a guardare lo schermo, unadecina di volti avevano sostituito quello dell'interlocutore. Erano sufficientiper il numero legale.Hedrock prese immediatamente a fare un resoconto della sentenza di mortepronunciata contro di lui.«Non c'è dubbio» terminò «che stia succedendo qualcosa di importante.Numerose volte, nel corso delle due ultime settimane, quando era convocatauna conferenza imperiale, mi sono trovato coinvolto in noiosissimeconversazioni con ufficiali superiori, virtualmente allontanato dalle miestanze.«Secondo me, comunque, l'elemento importante dell'ordine di impiccagione èla sequenza cronologica che se ne estrae. Osservate come mi si debbaarrestare solamente un'ora dopo la colazione, ossia fra circa tre ore a partireda questo momento.Osservate inoltre come mi sia stato permesso di ritornare nelle mie stanze intempo per poter ascoltare la sentenza, nel momento stesso in cui venivaemessa. Per poco che conoscano i negozi d'armi, certo sanno che, disponendodi tre ore di preav-viso, ho tutto il tempo per fuggire.»«Vuole forse dire» chiese il consigliere Peter Cadron, in tono aspro «cheintende rimanere?»La sensazione di gelo tornò a impadronirsi di Hedrock.
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