Verviers [ Belgio] 17-II-1820 - Mustapha-les-Algers [Algeri] 6-VI-1881
Fanciullo prodigio, fu violinista dalle eccezionali capacità, e dopo essere stato istruito dal grande violinista De Bériot tenne trionfali tournées in Europa e in America, stabilendosi dal 1846 al '52 a Pietroburgo come solista dell'orchestra reale e insegnante al Conservatorio. Dal 1871 al '73 insegnò nel Conservatorio
di Bruxelles.
È insieme a De Bériot il maggior rappresentante della scuola violinistica franco-belga e a lui si deve un ulteriore arricchimento della tecnica di questo strumento. Compose moltissimi pezzi per violino, caratterizzati da una tecnica prodigiosa ma anche da un'ispirazione piuttosto superficiale: si ricordano 6
concerti, diversi concertini e altri pezzi per violino e orchestra, pezzi per violino e pianoforte e altra musica da camera, molti studi per violino solo ancor oggi in uso in sede didattica.
Concerto per violino e orchestra No.4, Op. 31 (1850)
È i l Concerto che meglio di tutti gli altri rispecchia le peculiarità stilistiche del suo autore, ed è anche l'unico che si sia praticamente conservato nel repertorio. Dal punto di vista tecnico esso è ricco dei più svariati ed efficaci colpi d'arco, di note doppie, ottave, volate e arpeggi di ogni sorta, che ne fanno una delle pagine piu ardue della letteratura violinistica.
Dal punto di vista musicale è una composizione piuttosto superficiale, dalla linea convenzionale ma non priva di momenti ispirati ed efficaci.
Il primo tempo - "Andante-Moderato" - si inizia con un'ampia introduzione della sola orchestra e affida poi al solista alcuni passaggi di grande effetto; segue un "Adagio religioso" dall'andamento più disteso, poi lo "Scherzo" (che secondo
le indicazioni dell'autore può anche essere omesso) e il "Finale marziale" in tempo 'Andante-Allegro,' la pagina più trascendentale dell'intero Concerto.
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