I
personaggi e i fatti presenti nel racconto sono frutto della fantasia. Ad ogni
modo nelle vicende di alcuni personaggi, molti non stenteranno a ritrovare più
di un riferimento ai protagonisti della storia di Cosa Nostra, oltre che ai
valorosi cittadini che si sono battuti,
con coraggio, contro di essa. Inoltre, credo sia necessario ricordare che un dipinto di grande
valore venne effettivamente portato via da Palermo durante gli anni sessanta.
Mi riferisco al furto del dipinto di Michelangelo Merisi “Natività con i santi
Lorenzo e Francesco d’Assisi”. L’opera del Caravaggio trafugata nel 1969
dall’Oratorio di San Lorenzo a Palermo non è stata mai più ritrovata. Nel tempo
sono state battute piste numerose, fra cui quella mafiosa. La sparizione del
dipinto colpi’ Leonardo Sciascia, suggerendogli il racconto “ Una storia
semplice”. Aggiungo che il dossier di cui parlo invece nel mio racconto (molto, molto più modesto) e’
realmente esistito. Per chi volesse
approfondire può documentarsi sul web leggendo
un’ottima inchiesta apparsa qualche tempo fa sul quotidiano La Repubblica. Tuttavia le vicissitudini legate al dossier non sono mai state legate,al contrario di quanto
afferma Nené Ziino nel racconto, a quelle che videro realmente protagonista la Natività. Ne’ tantomeno si fa
rifermento ad una supposta lobby interessata a loschi traffici. Anche questo è
frutto dell’immaginazione di chi
scrive. Ad essere reale, invece, oltre che
di viva attualità, è il traffico
di reperti archeologici che costituisce oggi una vera e propria piaga non solo per la
Sicilia, ma per tutta l’Italia intera.
La parte finale del quarto capitolo è "deliziosa", si sente l'odore della sera.
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