
Per qualche tempo, una pubblicità in rete ha chiesto ai navigatori se, a pagamento, volessero scoprire o aver confermate presunte origini ebraiche. Evidentemente, la questione intriga e, ci auguriamo, solo per giuste ragioni o semplice curiosità. Confesso che non sono stato attratto dall’offerta di verificare se nel mio sangue scorra quello dei Levi, dei Coen o di lontani antenati sefarditi o ashkenazi. E’ vero, tuttavia, che visto che il cognome della mia nonna materna era Veroni, sono stato spesso tentato di assimilarlo a Bassani o ad Urbini, la cui origini israelite sono certe, al punto che a uno dei personaggi chiave del secondo dei quattro racconti che compongono questa raccolta, intitolata Storie dal Ghetto, ho assegnato proprio il cognome Veroni. La verità, comunque, è che non sono ebreo per nascita e scoprire le ragioni per le quali la cosa mi possa dispiacere comporterebbe un’analisi che non ho, francamente, bisogno di condividere con i miei lettori. Resta il fatto che una cugina, nella piacevolezza di una serata conviviale, mi ha rivelato, recentemente, che uno zio cui tutti volevano bene per la sua simpatia e generosità, asseriva di una probabile origine marrana della famiglia. I marranos erano quegli ebrei convertiti al cattolicesimo per coercizione dell’Inquisizione spagnola e per libera scelta. Una ragione in più per giustificare, caso mai ce ne fosse bisogno, il progetto che da tempo avevo in mente ed in cantiere di riunire insieme racconti pubblicati negli anni separatamente al fine di costruire una mia storia degli ebrei modenesi.
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