venerdì 7 dicembre 2018

Nessun posto per nascondersi di Luigi Guicciardi

Modenese, docente di liceo e critico letterario, Luigi Guicciardi è autore di una serie di mystery: La calda estate del commissario Cataldo (1999; Heyne, München, 2000; Hersilia Press, Oxfordshire, 2010), Filastrocca di sangue per il commissario Cataldo (2000; Heyne, München, 2001) – entrambi finalisti al Premio Scerbanenco – Relazioni pericolose per il commissario Cataldo (2001), Un nido di vipere per il commissario Cataldo (2003), Cadaveri diversi (2004) per Piemme; Occhi nel buio (2006), Dipinto nel sangue (2007), Errore di prospettiva (2008), Senza rimorso (2008), La belva (2009), La morte ha mille mani (2010) per Hobby&Work; Una tranquilla città di paura (2013) per LCF Edizioni; Le stanze segrete (2014), Paesaggio con figure morte (2015), Giorni di dubbio (2016), Una tranquilla disperazione (2017) per Cordero Editore; Nessun posto per nascondersi (2018) per Frilli Editori. Ha contribuito con un racconto alle antologie Scosse. Scrittori per il terremoto, Felici Editore, 2012; GialloModena, Damster, 2016; L'anno di fuoco: il Sessantotto a Modena, Il Foglio, 2018, e 44 gatti in noir, Frilli Editori, 2018.


Molte cose risultano estranee alla mentalità e allo spirito di una squadra di calcio, e una di queste è l'omicidio. Fino alla notte in cui,  appena finito il campionato, viene torturato e ucciso il medico sociale della Modenese F.C. L'indagine, affidata al commissario Cataldo e subito difficile per assenza di indizi e di moventi, si complica ancor più al ritrovamento, due giorni dopo, di un altro cadavere, stavolta ben più noto in città: il brasiliano Valdir, bomber della squadra e fidanzato con la figlia del ricco sponsor. L'opinione pubblica è scossa, i tifosi sconvolti, e Cataldo – al culmine della maturità professionale, ma incupito da una pena segreta, che riguarda la sua vita privata – inizia un lungo e angoscioso viaggio attraverso un mondo a lui del tutto ignoto. Coadiuvato da due giovani colleghi, spesso ahimè in competizione fra loro, il commissario penetra ben presto in un sordido intrigo di omertà, passioni illecite, doppie vite, ricatti, tradimenti, invidie, vendette, avidità, dove ognuno ha qualcosa da nascondere e nessuno è come sembra che sia. E mentre l'assassino continua a insanguinare l'ambiente calcistico di nuove vittime, Cataldo è costretto a impegnarsi in una corsa disperata contro il tempo – tra i segreti del passato e gli orrori del presente – e insieme a lui il lettore vive lo stesso tormento di brancolare nel buio e, fino all'ultimo, di vedere impunita una serie di delitti freddi e spietati.

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